sabato 2 ottobre 2010

Cash game. No-Limit hold’em. Posizione iniziale


Una tabella che indichi quali mani giocare o non giocare nel primo giro di scommesse non può essere scritta. A differenza del Limit hold’em, nel No-Limit una tale tabella sarebbe troppo imprecisa, volatile, e le “note” a fondo pagina che consigliano di prendere tale tabella con “le pinze”, di non lasciarsi influenzare troppo da essa, di tenere conto dello stack degli avversari e del loro stile di gioco, finirebbero per essere più importanti della tabella stessa.

Eppure, molti teorici e giocatori consistentemente vincenti, hanno le idee ben chiare sul come impostare il gioco nel giro pre-flop. Loro sostengono che benchè sia vero che la maggior parte delle carte vanno giocate in un modo o in un altro dipendentemente da migliaia di fattori, è vero anche che esistono punti fermi, di pratica solidità, pur vicini alla teoria del poker, che possono essere messi per iscritto perchè universalmente validi.

Lo staff di ItaliaPokerClub, tenendo presente la direzione in cui si sta muovendo il poker in Italia, ha deciso di fare qualche passo in avanti azzardando considerazioni sul gioco preflop, nel No-Limit Hold’em cash sperando di inquadrare meglio questa fase di gioco in una teoria meno improvvisata che potrebbe portare a giocate d’intuito falsamente corrette.

In questo articolo tratteremo la “posizione iniziale” in un tavolo con 10 giocatori, cioè il classico tavolo Live presente ovunque questo gioco sia permesso. Con il termine “posizione iniziale” si intendono, qui, le prima 4 posizioni alla sinistra del big blind.
Assumeremo inoltre che ogni giocatore al tavolo abbia più o meno davanti a sè uno stack di circa 100 big bets (BB). La grandezza degli stack è molto importante: differenti stack cambiano drasticamente il valore di una mano.

In generale, da questa posizione, è “meglio non giocare”. Troppi giocatori devono ancora parlare dopo di te non solo in questo primo giro di scommesse, ma per il resto della mano. Questa vulnerabilità sconsiglia, in particolare, di chiamare rilanci: non solo un rilancio aumenta la grandezza delle scommesse effettuate in questo giro, ma soprattutto aumenta (giustamente) la grandezza dei bet e dei raise nei giri a venire dove hai uno svantaggio posizionale non indifferente e con uno stack di “solo” 100 BB sei facilmente “pot committed” dopo una o due bet, magari solo per sapere come sei messo nella mano. La tua posizione insomma ti forza a prendere decisioni difficile e spesso “azzardose”. Non è così che si guadagna giocando a No-Limit.

Nonostante questi problemi, alcune mani sono talmente buone che vale la pena giocarle. Ma la maggior parte non lo sono: mani come

A8, A10, T9

non sono profittevoli dalle posizioni iniziali.
Le uniche mani degne di essere giocate dalle prime quattro posizioni alla sinistra del big blind sono le pocket pairs (AA-22), AK, e spesso anche AQs-ATs, KQs e AQoff. Mani come AJoff o KQoff, se giocate,creano spesso problemi dalla posizione in questione. Un gioco solido e “classico” richiede che vengano passate.

Prima di procedere, sfatiamo un mito. Molti giocatori giustificano il giocare con quasi qualunque mano dicendo che quelle volte che legano, possono portare via l’intero stack agli avversari. Dicono, OK, la mia mano è debole, ma le pot odds implicite sono enormi. Ebbene questo è completamente falso anche se tutti i giocatori al tavolo giocassero con uno stack di 10000 BB.

Sembrerebbe che con tale stack, giocare anche 72off sia profittevole: vedere il flop costa poco relativamente a quello che possiamo vincere quando leghiamo il nostro 772. Il punto è che varrebbe la stessa cosa anche per i vostri avversari! Se voi foste vincenti (in media) giocando 72off fuori posizione significherebbe che qualcun altro sarebbe perdente (in media) con una mano dipo JT o 74 in posizione! E questo è assurdo. Se 72off massacrasse uno stack avversario da 10000 BB, figuriamoci quello che potrebbe fare un 74off !!!

Se i vostri avversari non sono dei completi idioti, allora, tenendo conto della posizione, dobbiamo entrare con mani mediamente superiori. Contro giocatori con le stesse nostre abilità o che hanno “circa” le nostre stesse abilità questo è la principale strategia per prenderci un vantaggio!

Da posizione iniziale con uno stack effettivo di 100 BB consigliamo quindi di giocare tutte le pocket pair, AK,AQ, alcune delle carte alte e suited come visto in precedenza e di tanto in tanto (meglio dire raramente) mani tipo T9s, con lo scopo principale di mixare il gioco e renderlo meno leggibile.

Limpare o rilanciare il minimo non è un errore !

Si sente spesso in giro (e non solo qui in Italia) che limpare o rilanciare il minimimo (“minimum raise”, due volte il big blind) sia una mossa non corretta. I sostenitori di questa affermazione dicono: “E’ da stupidi entrare con due assi limpando semplicemente dando la possibilità ad un altro giocatore di portarti via tutto con una doppia legata con carte improbabili !“.

Il problema di questa affermazione sta nelle parole “…portare via tutto…“. E’ chiaro che se si decide di limpare con due assi (invece di rilanciare) si deve aver ben chiara l’idea che non dobbiamo necessariamente difendere la nostra Overpair fino alla morte. OK, abbiamo una coppia d’assi, ma è pur sempre una coppia! Se abbiamo chiara quest’ idea e abbiamo l’abilità di non andare incontro a perdite eccessive e l’abilità di passare i nostri “pocket rockets” quando dobbiamo confrontarci con bet esageratamente grandi, allora, limpare con due assi (o KK), non è una mossa sbagliata!

Ovvio, se floppiamo un terzo asso o quattro quindi di colore nut, allora abbiamo tutto il diritto di giocarci lo stack. Ma non con una coppia. Quando limpiamo con due assi dobbiamo avere la cosapevolezza di dover lottare per vincere piatti normali se la nostra coppia rimane una coppia, e non l’intero stack dell’avversario. Se ogni volta che vediamo due assi limpiamo con lo scopo di vincere a tutti i costi 100 BB allora,in quel caso, commettiamo un errore. Limpare è ok, ma si tenga presente che lo si fa per mixare il gioco, per “deception” e/o per poter controrilanciare un giocatore aggressivo che rilancia dopo di noi.

Le stesse identiche considerazioni valgono per il “minimum raise”. Rilanciare 2 big bets va bene e molti giocatori professionisti lo fanno frequentemente. L’importante, anche qui, è giocare senza mettere obbligatoriamente in pericolo l’intero stack da 100BB.


scritto da Paulfish

su ItaliaPokerClub

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