domenica 27 giugno 2010

La zona bolla nei tornei multitavolo

Abbiamo giocato bene: solidi, aggressivi, con qualche colpetto un po’ più loose in qua e là, accumulato qualche chips, e goduto della “caduta” di numerosi players. Finalmente siamo “on the bubble”, in zona bolla! E ora?
Crisi? Panico? Ci chiudiamo come cozza sperando che il fiume porti un altro cadavere? Tiriamo fuori le bombe a mano ed attacchiamo il nemico come Kamikaze? E’necessario fare un po’ di riflessioni prima di decidere quale strategia adottare:

stiamo giocando uno dei 100 S&G della giornata?
Stiamo giocando un torneo con premi decisamente importanti rispetto al nostro Bankroll, qualificati attraverso satelliti?
Stiamo giocando un evento live con FT in diretta tv ed un premio stratosferico?
La risposta a queste domande influirà ovviamente sulla nostra strategia e non per tutti nello stesso modo: in alcuni casi ambiremo alla vittoria in altri saremo felici di un semplice itm.

Obiettivo Vittoria

Se la nostra pila di fiches ci limita la visuale, sarà il momento di attaccare inesorabilmente gli avversari in average, rubando loro bui ed ante, di evitare scontri con gli shorstack (ma chiamando i loro all-in quando il rapporto tra gli stack è molto grande), in modo che i giocatori con stack medio, che giocano molto chiusi, in attesa dell’uscita dei corti, ci regalino le loro chips senza troppa resistenza.

Se ci troviamo invece ad esser noi gli shortstack, ed i bui stanno per dissanguarci, dovremo comunque giocare aggressivi contro i giocatori in average, poiché essi eviteranno volentieri di chiamarci per non rischiare di rimanere short, e potremo così rubare i loro bui abbastanza facilmente. Dovremo invece attaccare il chip leader solo con mani premium, in quanto molto probabilmente verremo chiamati, quindi il nostro obiettivo sarà, in questo caso, un double up. Entreremo inoltre (andando all-in), anche con mani marginali, in piatti che offrano pot odds molto alte.

Se il nostro stack è in media dovremo invece aggredire tutti, ma con intenti diversi: cercheremo fold equity dai nostri pari-stack, chips dagli stack corti (che facilmente andranno all-in con un ampio range di mani), e ci scontreremo col chip leader quando le carte lo permetteranno (se il chip leader non ha uno stack molto più grande del nostro ci comporteremo come fosse un giocatore in average)

Obiettivo itm

Da chip leader potremo tranquillamente permetterci di chiudere il nostro gioco e lasciar che i bui costringano all’uscita i più short.

Da short cercheremo di sopravvivere attaccando i soli giocatori in average, e possibilmente i più tight, risparmiandoci un tentativo di raddoppio contro il chip leader, il nostro obiettivo sarà: rimanere a galla in attesa che qualcuno esca.

Se siamo in average, giocheremo molto cauti, facendo pot-control, cercando di accaparrarci qualche piatto con mani speculative da SB o BB, e piazzeremo ogni tanto qualche colpo giusto per rubare i bui,ma senza intestardirci.
E quando la bolla di sapone sarà scoppiata , se scalare anche una sola posizione, sarà per noi economicamente significativo potremo continuare a giocare come in una nuova bolla, ed anziché scoppiarla, posizione dopo posizione, lasciarla volar su…sempre più in alto!
di Tommaso "TomRight" Giusti



Nei tornei multitable (mtt) la “bolla” è la fase in cui mancano poche eliminazioni per arrivare alla tanto attesa zona premi e si tratta di una delle più importanti fasi di gioco poichè è in proprio qui che i giocatori più esperti riescono a trarre vantaggio per costruirsi lo stack adeguato alla conquista del final table.
Prima di analizzare le strategie da attuare in zona bolla è bene specificare alcuni parametri che bisogna sempre tenere d’occhio quando si gioca un torneo multitable: l’average e la “M“.


L’average non è altro che il totale delle chips in gioco diviso il numero di giocatori rimasti; per esempio se in un torneo con 500 players iscritti e 2000 chips di partenza siamo rimasti in 100 l’average sarà di 10.000 chips (500 players iniziali * 2000 chips / 100 players rimasti).
Il “fattore M” invece non è altro che il nostro stack diviso la somma tra piccolo buio e grande buio (più eventuali ante presenti al tavolo) ed è una misura di quanti bui e controbui siamo in grado di “pagare” con il nostro stack; per esempio se abbiamo 25.000 chips sui bui 500/1000 +100 in un tavolo da 10 players il nostro fattore M sarà 10 (25.000 chips / (1000 BB + 500 SB + 1000 ante).

E’ anche bene premettere che i nostri ragionamenti si riferiscono a tornei mtt con struttura blinds e livelli adeguate, questo significa che le strategie che vedremo a breve non sono valide nei tornei in cui nonostante ci si trovi in average si abbia M = 4, tipico dei tornei TURBO, ma in tornei in cui l’average rappresenti una M > 10.

A prescindere dalla tipologia di giocatori che abbiamo al tavolo in zona bolla la situazione più frequente è che chi ha molte chips rilancerà più spesso per aggiudicarsi piatti uncontested a scapito di chi invece ha un medio-piccolo stack; questo accade perchè chi non ha molte chips tenderà a chiudersi per evitare di rimanere a bocca asciutta e uscire in bolla.

Voi che invece seguite il forum e leggete i miei articoli adesso imparerete come incrementare il proprio stack e sfruttare questa situazione
Avere un grosso stack, più del doppio dell’average con una M > 15, significa essere in una situazione privilegiata poichè si potrà rilanciare con un vasto range di mani visto che i medi-low stack non opporranno molta resistenza al furto dei propri bui. Sarà comunque importante stare attenti ai giocatori che sono in posizione rispetto a noi (quindi parlano dopo) perchè potreste trovare dei pari-stack che decideranno di non “lasciarvi l’esclusiva” o degli short-stack che potrebbero approfittare del nostro rilancio per tentare un double-up mandando i resti con coppie o Ax. Nel primo caso consiglio sempre di non scontrarsi con pari-stack a meno che non si abbia veramente una mano forte; nel secondo caso bisogna tenere in conto che in caso di reraise all-in di un giocatore molto corto ci si troverà quasi sempre “committed” quindi obbligati al call, per cui va bene rilanciare con un vasto range di mani ma che siano mani sensate.

La maggior parte delle volte si arriverà in bolla con uno stack medio, molto vicini all’average e con M circa 10. In questo caso la strategia migliore sembra essere quella di attaccare i bui dei dei giocatori più chiusi del tavolo e, quando si avrà una mano adeguata, andare in resteal sui big-stack che rilanciano più spesso, costringendoli a foldare le loro mani marginali. E’ ovvio che questa strategia può portare, se si è sfortunati, a compromettere il nostro torneo o ad una uscita prematura nel caso in cui dovessimo beccare qualcuno con una mano più forte della nostra, ma il gioco vale la candela perchè a fronte di poche eliminazioni in più in bolla conquisteremo più final table grazie alle chips guadagnate in bolla con questa strategia di gioco e noi giochiamo i tornei per vincerli e non per andare “solo” ITM!

Alcune volte ci capiterà di arrivare in bolla da low-stack, quindi corti, ben sotto average e con M<10.>

di Peppe "Ajax" Lanzetta

Fonte ItaliaPokerClub

Nessun commento:

Posta un commento