mercoledì 30 giugno 2010
Resoconto Giugno/Obiettivi Luglio
martedì 29 giugno 2010
Metodi per perdere
domenica 27 giugno 2010
La zona bolla nei tornei multitavolo
Crisi? Panico? Ci chiudiamo come cozza sperando che il fiume porti un altro cadavere? Tiriamo fuori le bombe a mano ed attacchiamo il nemico come Kamikaze? E’necessario fare un po’ di riflessioni prima di decidere quale strategia adottare:
stiamo giocando uno dei 100 S&G della giornata?
Stiamo giocando un torneo con premi decisamente importanti rispetto al nostro Bankroll, qualificati attraverso satelliti?
Stiamo giocando un evento live con FT in diretta tv ed un premio stratosferico?
La risposta a queste domande influirà ovviamente sulla nostra strategia e non per tutti nello stesso modo: in alcuni casi ambiremo alla vittoria in altri saremo felici di un semplice itm.
Obiettivo Vittoria
Se la nostra pila di fiches ci limita la visuale, sarà il momento di attaccare inesorabilmente gli avversari in average, rubando loro bui ed ante, di evitare scontri con gli shorstack (ma chiamando i loro all-in quando il rapporto tra gli stack è molto grande), in modo che i giocatori con stack medio, che giocano molto chiusi, in attesa dell’uscita dei corti, ci regalino le loro chips senza troppa resistenza.
Se ci troviamo invece ad esser noi gli shortstack, ed i bui stanno per dissanguarci, dovremo comunque giocare aggressivi contro i giocatori in average, poiché essi eviteranno volentieri di chiamarci per non rischiare di rimanere short, e potremo così rubare i loro bui abbastanza facilmente. Dovremo invece attaccare il chip leader solo con mani premium, in quanto molto probabilmente verremo chiamati, quindi il nostro obiettivo sarà, in questo caso, un double up. Entreremo inoltre (andando all-in), anche con mani marginali, in piatti che offrano pot odds molto alte.
Se il nostro stack è in media dovremo invece aggredire tutti, ma con intenti diversi: cercheremo fold equity dai nostri pari-stack, chips dagli stack corti (che facilmente andranno all-in con un ampio range di mani), e ci scontreremo col chip leader quando le carte lo permetteranno (se il chip leader non ha uno stack molto più grande del nostro ci comporteremo come fosse un giocatore in average)
Obiettivo itm
Da chip leader potremo tranquillamente permetterci di chiudere il nostro gioco e lasciar che i bui costringano all’uscita i più short.
Da short cercheremo di sopravvivere attaccando i soli giocatori in average, e possibilmente i più tight, risparmiandoci un tentativo di raddoppio contro il chip leader, il nostro obiettivo sarà: rimanere a galla in attesa che qualcuno esca.
Se siamo in average, giocheremo molto cauti, facendo pot-control, cercando di accaparrarci qualche piatto con mani speculative da SB o BB, e piazzeremo ogni tanto qualche colpo giusto per rubare i bui,ma senza intestardirci.
E quando la bolla di sapone sarà scoppiata , se scalare anche una sola posizione, sarà per noi economicamente significativo potremo continuare a giocare come in una nuova bolla, ed anziché scoppiarla, posizione dopo posizione, lasciarla volar su…sempre più in alto!
Nei tornei multitable (mtt) la “bolla” è la fase in cui mancano poche eliminazioni per arrivare alla tanto attesa zona premi e si tratta di una delle più importanti fasi di gioco poichè è in proprio qui che i giocatori più esperti riescono a trarre vantaggio per costruirsi lo stack adeguato alla conquista del final table.
Prima di analizzare le strategie da attuare in zona bolla è bene specificare alcuni parametri che bisogna sempre tenere d’occhio quando si gioca un torneo multitable: l’average e la “M“.
L’average non è altro che il totale delle chips in gioco diviso il numero di giocatori rimasti; per esempio se in un torneo con 500 players iscritti e 2000 chips di partenza siamo rimasti in 100 l’average sarà di 10.000 chips (500 players iniziali * 2000 chips / 100 players rimasti).
Il “fattore M” invece non è altro che il nostro stack diviso la somma tra piccolo buio e grande buio (più eventuali ante presenti al tavolo) ed è una misura di quanti bui e controbui siamo in grado di “pagare” con il nostro stack; per esempio se abbiamo 25.000 chips sui bui 500/1000 +100 in un tavolo da 10 players il nostro fattore M sarà 10 (25.000 chips / (1000 BB + 500 SB + 1000 ante).
E’ anche bene premettere che i nostri ragionamenti si riferiscono a tornei mtt con struttura blinds e livelli adeguate, questo significa che le strategie che vedremo a breve non sono valide nei tornei in cui nonostante ci si trovi in average si abbia M = 4, tipico dei tornei TURBO, ma in tornei in cui l’average rappresenti una M > 10.
A prescindere dalla tipologia di giocatori che abbiamo al tavolo in zona bolla la situazione più frequente è che chi ha molte chips rilancerà più spesso per aggiudicarsi piatti uncontested a scapito di chi invece ha un medio-piccolo stack; questo accade perchè chi non ha molte chips tenderà a chiudersi per evitare di rimanere a bocca asciutta e uscire in bolla.
Voi che invece seguite il forum e leggete i miei articoli adesso imparerete come incrementare il proprio stack e sfruttare questa situazione
Avere un grosso stack, più del doppio dell’average con una M > 15, significa essere in una situazione privilegiata poichè si potrà rilanciare con un vasto range di mani visto che i medi-low stack non opporranno molta resistenza al furto dei propri bui. Sarà comunque importante stare attenti ai giocatori che sono in posizione rispetto a noi (quindi parlano dopo) perchè potreste trovare dei pari-stack che decideranno di non “lasciarvi l’esclusiva” o degli short-stack che potrebbero approfittare del nostro rilancio per tentare un double-up mandando i resti con coppie o Ax. Nel primo caso consiglio sempre di non scontrarsi con pari-stack a meno che non si abbia veramente una mano forte; nel secondo caso bisogna tenere in conto che in caso di reraise all-in di un giocatore molto corto ci si troverà quasi sempre “committed” quindi obbligati al call, per cui va bene rilanciare con un vasto range di mani ma che siano mani sensate.
La maggior parte delle volte si arriverà in bolla con uno stack medio, molto vicini all’average e con M circa 10. In questo caso la strategia migliore sembra essere quella di attaccare i bui dei dei giocatori più chiusi del tavolo e, quando si avrà una mano adeguata, andare in resteal sui big-stack che rilanciano più spesso, costringendoli a foldare le loro mani marginali. E’ ovvio che questa strategia può portare, se si è sfortunati, a compromettere il nostro torneo o ad una uscita prematura nel caso in cui dovessimo beccare qualcuno con una mano più forte della nostra, ma il gioco vale la candela perchè a fronte di poche eliminazioni in più in bolla conquisteremo più final table grazie alle chips guadagnate in bolla con questa strategia di gioco e noi giochiamo i tornei per vincerli e non per andare “solo” ITM!
Alcune volte ci capiterà di arrivare in bolla da low-stack, quindi corti, ben sotto average e con M<10.>
di Peppe "Ajax" Lanzetta
venerdì 25 giugno 2010
Meglio di così non riesco a fare
giovedì 24 giugno 2010
MTT HU €10 Pokerstars ore 20.00
Battere i floater
Questo spot è molto comune ai tavoli cash, e il più delle volte ne esce vincitore il floater. Quando siamo noi a trovarci nella situazione del preflop raiser, cosa possiamo fare?
Anche qualora la nostra mano preflop sia una premium hand, accade che trovandoci fuori posizione, abbiamo poche armi per riuscire a massimizzarne il profitto, e spesso potremo persino trovarci costretti al fold, qualora il nostro avversario sia un floater. L’unica, vera, difesa possibile in questi spot è l’utilizzo del check-raise.
mercoledì 23 giugno 2010
Stanchezza, Concentrazione, Mindset
martedì 22 giugno 2010
Diretta Video Streaming Terza Tappa Poker Grand Prix
Irene Baroni e Cesare Poggi guidano il gruppo degli inseguitori del leader Andrea Bulgari, vincitore della prima tappa. ItaliaPokerForum seguirà questa tappa, e tutte le prossime del PGP, con il blog in diretta!
domenica 20 giugno 2010
Il Personaggio - VITO PLANETA
Il suo nickname deriva da un romanzo degli anni ottanta ” Invernomuto”, il palermitano Vito Planeta conosciuto nel mondo per gli omonimi vini che la sua azienda produce, vince trionfa nel Campionato Nazionale Poker Club, (la seconda tappa dopo la prima di febbraio) e prosegue il suo periodo pazzesco dopo aver vinto un Grt Eldorado sulla room di Lottomatica e altri grandi tornei online arrivando a toccare cifre a doppi zeri. A Campione d’Italia nel Main Event Italian Rounders da 1,100 euro, vince 57,603 franchi svizzeri e si conferma anche nel poker live dopo due anni di vincite su internet.
“Ho iniziato due anni fa a giocare a poker e ora gioco prevalentemente su Poker Club di Lottomatica – spiega il vincitore della tappa – è stato un heads up molto lungo e difficile con il mio avversario che ha giocato molto bene (Fausto Cheli, il runner up, ndr). Ho scelto una tecnica tight, attendista, e le mie buone mani in all in hanno sempre retto contro il call dell’avversario”.
Un testa a testa infinito durato circa 2 ore e mezza con Planeta che aspetta il momento giusto per colpire.
L’ultima mano vede ormai Cheli cortissimo andare in all in con A8 di picche. Planeta chiama con coppia di 3 e al flop fa subito tris. Si apre una possibilità di colore con un K e Q di picche ma turn e river non cambiano la situazione così Planeta vince la tappa di Campione d’Italia.
Terzo Guglielmo Sarno, quarto Renato Paolini che continua nel suo ottimo periodo a premio mentre quinto e sesto Luca Franchi (ancora a premi dopo il final table della Notte del Poker Club) e Stefano ‘Bubi’ Facciolungo, noto pr delle notti Milanesi.
Nono Spider Festa, 13esima Misha, pro del team Poker Club Lottomatica e 14 esimo Christian Viali.
Un evento di successo con una serie di side event che hanno visto affluire centinaia di player nella splendida sala eventi del casinò di Campione d’Italia.
Da segnalare la vittoria di Marco Pistilli al torneo da 550 euro e il terzo piazzamento a premi della bellissima showgirl Pamela Camassa.
Al Mixed Event Pot Limit Hold’em e Omaha un tavolo finale di stelle con 4 players di Poker Club, Braccini, Bacci, Misha e Nguyen e Riccardo Lacchinelli.
Ma ecco uno spettacolo che rompe come una magia il corso dei pensieri malinconici. Lontano, nel cielo sereno, un'enorme piramide azzurra s'innalza, solitaria, stendendo così largamente i suoi fianchi da parere che ricopra una provincia intera; una montagna che dà l'immagine d'un mondo; un prodigio di bellezza e di maestà, che vi fa aprire la bocca come per lanciare un grido d'ammirazione. Una nuvola bianca la corona; un manto candido veste la sua sommità e si rompe più sotto in una quantità di striscie simmetriche scintillanti che somigliano alle frangie di un immenso velo di trina ingemmato; in giro alle sue falde si stendono vaste macchie bianche, che paiono strati di neve, e grandi macchie scure, che sembrano ombre dense proiettate da nuvole invisibili.
E via via che il treno le si avvicina, la Montagna par che si dilati e imbellisca: le macchie bianche sono città e villaggi, le macchie oscure sono boschi, aranceti e vigneti; da ogni parte sorgono ville, fioriscono giardini, s'aprono strade, corrono acque, sorride la fecondità, splende la vita. Che meravigliosa sorpresa e che gioia dopo un lungo viaggio a traverso ai latifondi disabitati e alla triste regione zolfifera! - Ecco l'Etna! - mi dice un catanese, mio compagno di viaggio - ecco la nostra grande madre benefica e sovrana tremenda!
Edmondo De Amicis, Ricordi di un viaggio in Sicilia
Sono fermamente convinto che, se i siciliani - quanti, fra loro, ne hanno la possibilità - viaggiassero in Sicilia, la Sicilia sarebbe diversa. Probabilmente migliore. E credo che tra i pensieri di chi la ama si annidi un'aspirazione, forse soltanto un sogno: che tutti quelli che non la conoscono vengano ad ammirarla, che il resto del mondo sia percorso da un fremito d'invidia davanti all'Etna fiammeggiante, o alla vista delle Eolie, annegate nell'azzurro, dai Monti Nebrodi. Nella mia personalissima interpretazione, questa è una delle ragioni che hanno spinto la mia famiglia a intraprendere l'avventura del “Viaggio in Sicilia”: condividere - prima con gli artisti, poi con gli spettatori; con i “forestieri” come con i nostri conterranei - il Bello e il Bene che albergano nell'isola. Approfondirne insieme la conoscenza. Gridarli ai quattro venti. Nulla di più e nulla di meno che una dichiarazione d'amore incondizionato.
L'amore per le cose, per i luoghi - come quello per le persone -, passa attraverso la conoscenza. Quando l'uno e l'altra vengono a mancare, quando prevale l'indifferenza, si crea un vuoto che il Male non tarda a riempire. E in Sicilia è accaduto più di una volta, come hanno potuto testimoniare alcuni dei protagonisti del Viaggio. Facile quanto inutile piangere su ciò che è stato; nostro dovere è invece ripartire dal punto in cui siamo e cercare di progredire, di ricacciare il Male nelle profondità dalle quali proviene. Io non ho amato la Sicilia come avrei dovuto, per oltre un decennio ho preferito lasciarmela alle spalle e vivere altrove. Attribuisco in buona parte questa scelta alla mia incapacità di osservare, e conoscere, e dunque amare, ciò che mi circondava. Ma intanto ammiravo i miei cugini e i miei fratelli mentre prendevano in consegna dai loro genitori l'amore e la conoscenza, per dar vita a un sogno che oggi è vino, è olio, è milioni di persone - dei cinque continenti - che compiono, dentro un calice di vino, un Viaggio in Sicilia. Questo sogno, e l'attrazione irresistibile che ha esercitato su di me, mi hanno incoraggiato nella decisione di tornare.
Nessuno di noi può seriamente pensare che il Cerasuolo di Vittoria o il Moscato di Noto siano in grado di mutare il destino degli uomini o dei luoghi. Ma, personalmente, condivido in pieno il pensiero di Charles Baudelaire quando scrive: “D'altronde, ho un'idea. Se il vino scomparisse dai prodotti umani, credo che nella salute, e nell'intelletto del pianeta si aprirebbe un vuoto, un'assenza, una difettosità [...]. Il vino, infatti, rappresenta una parte intima nella vita dell'umanità, tanto intima che non sarei meravigliato se alcuni spiriti ragionevoli, sedotti da un'idea panteistica, gli attribuissero una specie di personalità. Il vino e l'uomo mi appaiono come lottatori amici che senza tregua si combattono e si riconciliano. Il vinto bacia sempre il vincitore”.
giovedì 17 giugno 2010
Gli avatar sono dei “poker tells” ?
Se qualcuno spende tutto quel tempo per scaricare l’immagine invece di giocare, potremmo dedurre qualche informazione simpatica. Esaminiamo, allora, in maniera goliardica e scherzosa, alcuni dei più evidenti “poker tells” espressi da un avatar :
L’auto veloce o l’animale aggressivo ( giaguaro/squalo/leone )
L’auto veloce o l’animale aggressivo sono rappresentativi di un gruppo di giocatori iper-impazienti. Attendete gli sfoghi di questi giocatori e re-raisateli quando sapete di partire con una starting hand superiore : vi inseguiranno e tenderanno a gareggiare con voi. Quando stanno per crollare o hanno appena perso una mano, potrete farli tiltare definitivamente dicendogli che il loro avatar è bellissimo e che coi loro soldi andrete presto a comprarvi l’auto veloce che loro hanno sempre desiderato.
L’avatar reale
Quando un giocatore seleziona come avatar la propria foto personale, generalmente sarà una persona semplice, egocentrica, narcisista. Non riesce a tenere a freno il testosterone e quindi il più delle volte sarà un autentico bancomat per voi. Puntate sempre 3 / 4 di piatti con la mano migliore, vi seguiranno fino al river con la seconda mano migliore. Se portano anche gli occhiali da sole, utilizzate la “tecnica del lazzo”, lasciandoli puntare per voi quando avete la mano migliore.
Avatar donne sexy
Se a portare quest’avatar è una donna , cercherà in tutti i modi di accattivare l’attenzione ad un tavolo di soli uomini. Risponderà alle vostre domande con simpatia e benevolenza; il più delle volte ci troviamo davanti ad una donna bruttissima e assolutamente incapace di giocare, che crede nel luogo comune che gli uomini intrappolati con gentilezza siano chips facili da conquistare. Sorridetele, chiedetele un appuntamento e poi rilanciate con gli assi sui suoi bui.
Se a portare quest’avatar è invece un uomo, egli è tendenzialmente un povero fish che crede di conquistare donne di quel calibro coi soldi vinti nel poker. Il suo desiderio di accorciare i tempi delle sue conquiste sarà così forte che presto lo vedrete uscire nelle prime fasi di gioco, perché risponde alla legge del “tutto o nulla”…ovviamente tendente al nulla…
Se vedo un gattino, so che il mio avversario è probabilmente un debole, un giocatore tight-passive, che vive da solo. Lo stesso vale per i pony / cavalli, le pulci simpatiche, i cani di piccola taglia che danno piccoli morsi, il pesciolino e altri animaletti. Optate per una minima puntanta contro questi pesci sfortunati e folderanno. Se rilanciano, correte come quando i loro animali cercano di mordervi la caviglia.
Il coniuge / bambino
Un ritratto di un coniuge e / o del bambino rappresenta un pollo, un giocatore novizio, che di solito è chiuso e attento; nella prossima mezz’ora giocheranno mezza mano e anche male.Inoltre, guardano i soldi come se non fossero propri (e naturalmente non lo sono, essendo proprio del coniuge) o come se stessero privando la propria famiglia di quei soldi che giocano a poker. Consiglio di semi-bluffarli per portare a casa piccoli piatti, per massacrarli quando hanno una buona mano, quando si ha il nuts…perché loro non avranno mai il nuts ( o non sapranno nemmeno riconoscerlo! )
L’avatar di Pippo
L’ avatar di Pippo, il personaggio dei cartoni animati, indica un giocatore strampalato, che oscilla tra la follia e la pura idiozia.Provate a distrarli o provocarli quando andate all-in con la mano migliore.Fate attenzione a non bluffarli, perché quando pescano qualcosina saranno disposti a giocarsi anche il loro osso preferito. Essi sono inoltre attratti da oggetti che luccicano, proprio come quei soldi che non vinceranno mai.
Avatar supereroi / Roccia o altri oggetti inanimati che esprimono forza
Questi giocatori credono di essere imbattibili o di adottare sempre il giusto approccio al tavolo. Si mostreranno iper-tight tendente al nitty nelle prime fasi di gioco dove non vedranno carte, poiché crederanno di avere edge sul tavolo quando sarà il momento giusto. In realtà sono giocatori facilmente tendenti al tilt se le carte non girano. Dietro il bisogno di esprimere forza, si cela una aggressività ingiustificata. Provate a stimolarla rilanciando continuamente i loro bui pre-flop; prima o poi cadranno nella trappola di giocare un piatto solo per frustrazione.
Avatar folletti / maghi / streghe / trolls / fate
Questi giocatori sono appassionati del mistero e come tali vorrebbero riportare questa magia nel gioco. Sono spesso sognatori e lunatici, quindi il loro umore al tavolo cambierà costantemente. Possiedono una dote innata di furbizia, ma anche di curiosità e spesso finiscono per diventare vere e proprie calling station. Portiamoli nei piatti in cui abbiamo settato o floppato una scala o un colore.
Avatar sport/alcol/droghe
Giocatore tendenzialmente giovane, che vuole evidenziare il suo “status cool” al tavolo; un giocatore banale, che tenderà ad essere aggressivo ingiustificatamente. “Ubriacatelo” voi, dunque, con giocate imprevedibili.
Avatar pensiero/ personaggio storico/ ideali
In una grande percentuale dei casi, un avatar che esprima una determinata e forte ideologia rappresenta un giocatore serio. Prestate attenzione all’astuzia di questo giocatore e provate a dare ripetuti segnali di debolezza quando siete pieni, per indurlo a sfruttare in maniera errata la sua furbizia innata.
Avatar giocatore professionista ( peggio se accompagnato anche da nickname )
Alcuni giocatori prendono il nome di un famoso giocatore professionista, spesso il loro preferito, per intimidire i loro avversari. Questo ha generalmente l’effetto opposto, ma immagino che il loro sforzo non può essere criticato, perché sono ancora novizi e presto capiranno che sono loro a mantenere le carte e nessuno può aiutarli.
In definitiva, un avatar ai tavoli può rappresentare un poker tell identificativo della vostra persona, quindi non utilizzatelo per non rischiare di dare informazioni gratuite ai vostri avversari. Se proprio sentite il bisogno di esprimervi, utilizzate un avatar che racconti una storia menzognera ; se siete un giocatore tight o un grinder, utilizzate un motoscafo come avatar, se invece siete una mina vagante, mettete E=MC2
lunedì 14 giugno 2010
84Kaka84, LeaderBoard Winner SCOOP
SCOOP bilancio finale
In attesa di capire se questo evento sia stato uno SCOOP o un FLOP per Pokerstars, guardando nell'orticello di casa mia mi metto le mani tra i capelli per il fallimento dell'impresa.
Nell'immagine la speranza finale, il My Low e High Main Event e 4 tavoli con staking vari che seguivo con la stessa adrenalina dei miei.
Il mio bilancio finale parla chiaro, nessun tavolo finale, nessun risultato di rilievo.
Scendendo nei particolari e facendo due conti ecco il mio FLOP:
giocati 5 eventi High e 4 eventi Low.
I Low tutti con buy in diretto, gli High con staking esterno o staking di squadra.
La matematica non è dalla mia parte:
€270,00 investiti e €221,51 vinti per un rosso di circa 50 euro.
Ma visto alla luce dell'investimento in buy in, di gioco puro dunque, escludendo gli staking, ho investito €500,00 di High, €40,00 di Low ed ho ottenuto solamente una taglia da €18,00 al Knockout, €290,00 al Rebuy e €28,78 al Low del main Event per un passivo totale di oltre €200,00 che diventano solamente una cinquantina grazie a tutti gli amici che mi hanno stakato o che hanno fatto meglio di me nelle squadre di staking reciproco.
Colgo l'occasione per ringraziare nerowolf, alemaldera, Asmodeo82, diegoc, Andrewbull, Fra95, RonnieRosenthal, Freddo1984, aleENNA, Melania e la mia fidanzata, Alessandra, che mi sostiene sempre con passione.
Quasi tutti loro sono rientrati almeno delle spese facendo finire il bilancio dei 3 eventi di staking sostanzialmente in pari.
Adesso è ora di accantonare lo staking, di mettere da parte i tornei dal buy in da 100 euro e rivedere qualcosa nell'approccio mentale ai tornei oizzontali e con strutture giocabili.
sabato 12 giugno 2010
Flavio Zumbini esce quarto alle WSOP
Si infrange contro il muro Eric Buchman il sogno-braccialetto di Flavio Ferrari Zumbini, nuovo pro di Full Tilt Poker e commentatore di Pokeritalia24. Due mani decisive sempre contro il quarto classificato al Main Event del 2009 delle WSOP, hanno mandato a casa Confiteor con 66,000 dollari in tasca.
Prima Buchman chiude un full house azzoppando Flavio che poi, in all in con A9 trova la chiamata dell’avversario con 9 e 7 e un 7 regala il pot all’americano.
Ottimo risultato per Zumbini anche se il braccialetto, stavolta, era davvero vicino.
SCOOP Pokerstars.it 2010 - parte VIII^
venerdì 11 giugno 2010
Migliorare il proprio stile di gioco
Il loro errore è quello di non cercare di migliorare il proprio gioco anche se riconoscono di avere alcune lacune e viene difficile per loro cambiare modo di giocare rispetto il solito.Come ho già detto, questo tipo di giocatori presentano molte lacune a livello di gioco e nonostante questo riescono comunque (in alcuni casi) ad andare bene.
Questo perchè, allo stesso modo, c’è una grande quantità di avversari che non riesce a sfruttare i difetti di gioco in maniera appropriata e allo stesso tempo anch’essi hanno delle importanti lacune.
Molti giocatori, come i grinders infatti, non aspettano altro di incontrare questo tipo di giocatori per sfruttare i loro errori comuni ed elevare il proprio profitto. Allo stesso modo, il giocatore inesperto, teme molto la presenza di un regular al tavolo perchè dimostra solidità e (nella maggior parte dei casi) costanza. Il gioco ad un livello medio di stake, presenta molti vantaggi proprio per questo. Vedremo, di seguito, il tipo di gioco tra le due parti.
Reraise preflop.
Molti giocatori a un livello di stake medio, hanno un range di mani per fare raise molto limitato. Faranno reraise solo con le mani migliori e molte volte non riescono a trarne il guadagno adeguato per l’inappropriatezza del loro gioco che permette all’avversario di intuire la mano che possiede. Molte volte entrano nel piatto limpando e non considerano quasi mai l’opzione (ev+) di fare un raise. In molti casi, infatti, il call può essere la scelta più sbagliata. Per esempio, se da SB ci troviamo un raise dal cutoff, come può essere vantaggioso un call sapendo che il range di mani dell’avversario è molto vasto?
Certo, in molti casi questa scelta può essere EV+, ma molti non considerano che lo è anche il reraise, anzi nella maggior parte dei casi il reraise è la scelta più indicata. Scegliendo di fronteggiare un raise con un call, occorre l’aiuto di un buon flop per tentare o di rubare il piatto oppure di vincerlo allo showdown.
Con il reraise, invece, si forza l’avversario a prendere una decisione: se vale la pena o no giocare quella mano in quel determinato spot. Subentra la fold equity e verrai fronteggiato solo con mani molto forti, o con una 4bet oppure con un call. Salendo di livello, sarà più facile incontrare giocatori che notano il modo in cui si entra nei piatti, quindi notando un sintomo di debolezza nel fare call anzichè reraise nelle posizioni di steal, potrebbero sfruttare il tutto a loro favore.
Un’altra cosa molto intelligente da fare quando si entra in un tavolo è quella di individuare subito e sfruttare determinate situazioni preflop che risultino favorevoli. Il range di mani per il reraise dei migliori giocatori del tavolo è veramente incredibile, quindi bisogna partire da questo per comprendere quelle che possono essere le situazioni adeguate per un reraise.
Questo tipo di giocatori ama fare squeeze con un range di mani elevatissimo e non hanno nessun tipo di problema a fare raise/reraise. Il loro tipo di gioco in questo modo si differenzia moltissimo dal livello di stake medio in modo da avere profitto sia dalle singole mani che giocano sia a livello economico. Quindi un vantaggio che si può trarre da questi giocatori è proprio il fatto di sapere che i loro raise e reraise hanno un range molto vasto e si possono sfruttare questi loro “difetti” a proprio vantaggio.
Continuare il bluff al turn.
Molti giocatori amano fare una continuation bet dopo un raise preflop. In pochi però valorizzano l’importanza di una seconda puntata al turn e non ne comprendono l’utilità. La continuation bet è una puntata molto trasparente che un giocatore anche inesperto comprende subito.
Continuare a puntare per valore al turn però non è una giocata facilmente comprensibile e può mettere l’avversario in seria difficoltà. Se si sta rilanciando con un ampio range di mani e puntando su molti flop, l’avversario potrebbe intendere che con la c-bet non si possegga nulla in mano, mentre puntando anche al turn queste certezze potrebbero svanire.
In questo modo si può sfruttare il cattivo gioco dell’avversario postflop. Se invece si mollasse al turn e si smettesse di puntare, potremmo permettere all’avversario di aggredirci con una puntata (anche con niente in mano) e buttare via chips che sarebbero state nostre con una giocata più solida e decisa. Quindi , indipendentemente dalla mano che si abbia, puntare al turn è sicuramente una scelta EV+.
Non solo la situazione dipersè è EV+, ma future situazioni simili lo sono. A un certo punto l’avversario inizierà a rendersi conto che si effettuerà molto spesso una puntata al turn quindi verrà condizionato il suo gioco in modo da rendere più rispettate le nostre giocate e contrastate solo con mani molto buone. Questo spingerà anche gli avversari a commettere errori e ci permetterà anche di facilitare la lettura della mano a seconda del suo comportamento rispetto le nostre puntate. Tutto questo ci permetterà di avere più profitto da certi spot.
Questo non vuol dire che a prescindere bisogna obbligatoriamente continuare a puntare al turn, perchè comunque per farlo dobbiamo avere determinate informazioni sul gioco del nostro avversario, però nella maggior parte dei casi è una mossa che può funzionare molto e sfruttando queste situazioni favorevoli si può diventare giocatori più forti tali da poter alzare il profitto da ogni singola mano.
Agli stake più elevati il giocatore forte di solito effettua sempre questo tipo di giocata senza alcun tipo di problema e di esitazione, in maniera molto più frequente degli stake medi. Questo non vuol dire che lo fanno sempre e comunque, al contrario significa semplicemente che sanno sfruttare molto a loro favore queste situazioni EV+.
Concedervi una maggiore protezione (a livello di bankroll)
Le discussioni sul bankroll non vengono, molto spesso, tenute in considerazione nella maniera adeguata ed è sicuramente un argomento da approfondire costantemente. Se vi chiedete come un giocatore possa giocare a un determinato buy in con soli 10 buy in in cassa disponibili e non andare in tilt, la risposta probabilmente è: “non è possibile che non si vada in tilt”.
Darsi uno spazio di soltanto 10 buy in vuol dire esporsi ad una serie di rischi, come ad esempio i più importanti: la quasi certezza di ritrovarsi a 0 dopo poche sessioni di gioco e successivamente il tilt. Per poter giocare al meglio delle possibilità bisogna possedere un minimo di 25 buy in in modo da poter cercare di limitare i danni che la varianza del poker arreca ad ogni giocatore.
Per poter giocare e fare profitti nel lungo periodo, bisogna avere una protezione a livello di bankroll che possa permettere di continuare a giocare anche se una sessione è andata particolarmente male, di poter recuperare e magari tornare in profitto, evitando il tilt ed altre comuni situazioni di un giocatore perdente.
Molti giocatori non si fanno problemi a giocare fuori bankroll e fare un continuo up and down nei loro grafici. Il grinder invece non scende mai al di sotto dei 30-40 buy in. Questo gli permette di poter limitare la varianza e di giocare in una condizione psicologica adeguata. Di solito è questo tipo di giocatore a poter puntare a una vittoria nel lungo periodo.
E’ necessario fare un programma prestabilito nella propria mente in cui si sale di livellogradualmente, sempre in proporzione alla quantità di buy in che si ha in cassa. Un giocatore che si muove velocemente dal livello NL100 a NL200, o da NL200 a NL400, può rendersi conto di non essere pronto al tipo di gioco e se avesse un numero di buy in inappropriato per fare un level up, potrebbe gravare seriamente suii buy in che ha guadagnato in pochissimo tempo.
E’ fondamentale dunque per aspirare ad un guadagno nel lungo periodo nel poker, specialmente nel cash game, assicurarsi una quantità di buy in tale da poter ammazzare la varianza. Ovviamente bisogna anche essere preparati al punto giusto per poter affrontare un livello perchè altrimenti la questione buy in diventerebbe superficiale, in quanto per poter aspirare ad un profitto bisogna scegliere un livello tale da permetterlo in maniera non scontata, ma almeno possibile.
Conclusione
Il messaggio di questo articolo è di far rendere conto ai giocatori che per poter giocare un determinato livello bisogna avere una certa preparazione tecnica e una quantità di buy in adeguata. Per poter salire di livello bisogna avere il giusto mindset e la giusta protezione di bankroll in modo da non dover fare level down dopo poche sessioni. La gestione del bankroll è quindi il fattore fondamentale per un buon giocatore di poker. Non si vuole discutere su quelle che siano le capacità di determinati giocatori ma di quelle che sono le mosse più azzeccate per poter diventare tecnicamente e psicologicamente più forti.
giovedì 10 giugno 2010
La mia prima volta al casinò
Il casinò è alle mie spalle, sto quasi per arrivare.
Spillo AQ, sono corto, mando tutto.
AK, il Big Blind gira le carte e attende che io faccia altrettanto,
esulta, non è un coin flip.
Guardo l'orologio, da un minuto è trascorsa la mezzanotte,
è il 13 giugno, Andrea, auguri per il tuo 37° compleanno,
PLAYER OUT!
Il casinò è alle mie spalle, sto arrivando.
Un saluto qua e la, lo sguardo verso il tabellone per l'ultima volta,
niente, sono OTM e prendo la mia borsa,
accartoccio la lattina vuota di Reb Bull,
esco da quella sala.
Mi fermo al bar per l'ultimo caffé.
Arrivo al casinò,
l'umore è quello di un sognatore uscito in bolla,
una sponsorizzazione, 500 chilometri di treno,
mi rimane un pugno di mosche e un buono da 100 euro.
Kaxxo 100 euro, il biglietto di ritorno.
“scusi mi cambia questo buono?”
“deve giocarselo!”
“ma io non voglio giocarmelo contro la fortuna”
“e allora lo conservi”
“ok eccovi il buono, datemi le fiches”
“ecco le sue fiches signore, 100 euro di fiches”
“grazie”
“prego”
“senta mi scusi”
“mi dica”
“mi cambia queste 100 fiches?
“come scusi”
“le do queste 100 fiches, mi da 100 euro?”
“non è possibile, le ho già detto che deve giocarle”
Capisco che il buono da 100 euro l'hanno regalato al casinò,
almeno sul lungo periodo.
Io volevo ragionare sul breve periodo,
volevo quei 100 euro,
kaxxo mi hanno sbattuto fuori da un torneo di poker qui nell'Hotel accanto,
ma lo sapete chi kaxxo sono io?
Ma la vedete la mia sponsorizzazione sul petto si o no?
E via tutti a tirar le leve delle slot machine come imbambolati,
girano la testa e gli occhi inseguendo una pallina che salta dal rosso al nero.
Voglio i miei 100 euro kaxxo.
“scusi”
“si mi dica”
“mi cambia queste fiches”
“per dove”
“come per dove, voglio 100 euro”
“no signore, deve giocarle, vuole gettoni per le slot, chips per la roulette ...”
“ok ok mi dia qualche gettone”
Qualche gettone in mano e il resto delle fiches le tengo in tasca.
Salgo al primo piano e mi assale la frustrazione.
Kaxxo sono obbligato a giocarmi 100 euro a queste maledette slot,
alla roulette,
Black Jack, Caraibico …
Vado in saletta a fumarmi una Benson. Papponi, puttane, falliti, disperati, milionari travestiti da poveracci.
E che kaxxo, mi torna alla mente quando passavo qualche pomeriggio nei centri Snai a sperare sui cavalli.
Mi sento un po' Bukowsky.
Butto la sigaretta a metà e mi faccio un giro.
Eccoli la, i tavoli da poker.
Li non si gioca contro la fortuna,
li se sei bravo vinci, punto e basta.
... ma non posso giocarci, non ho il bankroll per farlo,
così continuo a sognare mentre vedo Emanuele Marzano rastrellare le chips degli altri partecipanti al suo banchetto.
Me ne vado, non posso, non posso.
Devo cambiare i 100 euro.
Roulette.
“ho queste fiches, sono 90 euro”
“faccia il suo gioco signore”
“ma io non voglio regalare … mi scusi … non voglio giocare, voglio i miei soldi”
“deve giocarle signore”
La pallina gira, gira, gira, che faccio? Numero secco, ok, no, le metto tutte e vaffanculo? No no, devo essere lucido, devo farcela,
punto 10 euro sul rosso.
La pallina si ferma sul nero.
“mi scusi”
“mi dica signore”
“ho 80 euro, non voglio giocarli, come posso fare?”
“aspetti che vedo di accontentarla”
Chiama qualcuno accanto a lui, un signorotto grande, seduto su una sedia, grande, con in bocca un sigaro spento, grande. Ha l'aria di uno che la sa lunga e soprattutto che comanda assai.
“lei è sponsorizzato … viene dal torneo di poker vero?”
“si, sono uscito in bolla, sono stato sfortunato, però ho giocato troppo chiuso,
se avessi una seconda possibilità …
se potessi riprovarci ...”
“romano?”
“più o meno”
“le piace il nostro casinò?”
“meraviglioso”
“mi faccia un paragone con gli altri casinò che ha visitato”
Sto per foldare,
ma poi mi concentro,
“il migliore, nessuno ha 3 tavoli da poker con un PRO della Sisal seduto a dar spettacolo”
Dice qualcosa all'orecchio del croupier e si allontana.
“mi dia gli 80 euro di fiches”
Si prende le mie 80 e me ne da altre 80, vere.
“salve, vorrei cambiare …”
“le ho detto che deve giocarle! Non può venire in cassa ogni 15 minuti sempre con la stessa storia!”
“sono 80 euro di fiches vere, deve sapere che ho fatto qualche calcolo matematico e tra rosso e nero pari e dispari zero e doppio zero ho vinto 80 euro”
“ecco la sua vincita”
I 10 euro in gettoni me li butto nella roulette elettronica e alle slot machine.
Vuoi vedere che sono l'unico che esce dal casinò con una vincita in tasca?
lunedì 7 giugno 2010
SCOOP Pokerstars.it 2010 - parte VII^
SCOOP Pokerstars.it 2010 - parte VI^
30% AAndrew72
10% aleENNA (scambio quota #1H)
10% nerowolf
10% Alemaldera
5% Melania
5% Alessandra
10% freddo1984
10% Ronnie
10% fra95
venerdì 4 giugno 2010
Risultati - 1° al Garantito Trb Freezeout Sisal
Dopo la delusione del 2° posto nell'ultimo torneo dopo aver dominato l'HU finale, ancora amareggiato dalla prematura uscita dagli eventi HU delle SCOOP, il garantito freezeout turbo notturno di Sisal mi regala una vittoria in un torneo che ho dominato dall'inizio fino ... si, stavolta fino all'Head's Up finale.
SCOOP Pokerstars.it 2010 - parte V^
Queste le 3 mani decisive che non mi hanno permesso di accedere al round successivo:
PokerStars Mano #45067201451: Torneo #2010060061, €90+€10 EUR Hold'em No Limit - Round II, Livello V (60/120) - 04/06/2010 23:18:23 CET [04/06/2010 17:18:23 ET]
Tavolo '2010060061 134' 2-max Il bottone è al posto 1
Posto 1: AAndrew72 (8410 in chips)
Posto 2: castiello2 (3590 in chips)
AAndrew72: mette lo small blind 60
castiello2: mette il big blind 120
*** CARTE COPERTE ***
Distribuite a AAndrew72 [Jd Kc]
AAndrew72: rilancia 240 fino a 360
castiello2: chiama 240
*** FLOP *** [9d 6h Td]
castiello2: fa check
AAndrew72: fa check
*** TURN *** [9d 6h Td] [Jc]
castiello2: punta 600
AAndrew72: chiama 600
*** RIVER *** [9d 6h Td Jc] [3s]
castiello2: punta 1080
AAndrew72: rilancia 6370 fino a 7450 ed è all-in
castiello2: chiama 1550 ed è all-in
La puntata non vista (4820) è restituita a AAndrew72
*** SHOW DOWN ***
AAndrew72: mostra [Jd Kc] (una coppia di Jack)
castiello2: mostra [6c Tc] (una doppia coppia, Dieci e Sei)
castiello2 ha raccolto 7180 dal piatto
*** RIASSUNTO ***
Piatto totale 7180 Rake 0
Board [9d 6h Td Jc 3s]
Posto 1: AAndrew72 (bottone) (small blind) ha mostrato [Jd Kc] e ha perso con una coppia di Jack
Posto 2: castiello2 (big blind) ha mostrato [6c Tc] e ha vinto (7180) con una doppia coppia, Dieci e Sei
PokerStars Mano #45067377684: Torneo #2010060061, €90+€10 EUR Hold'em No Limit - Round II, Livello VI (80/160) - 04/06/2010 23:22:21 CET [04/06/2010 17:22:21 ET]
Tavolo '2010060061 134' 2-max Il bottone è al posto 2
Posto 1: AAndrew72 (6440 in chips)
Posto 2: castiello2 (5560 in chips)
castiello2: mette lo small blind 80
AAndrew72: mette il big blind 160
*** CARTE COPERTE ***
Distribuite a AAndrew72 [9h Kd]
castiello2: rilancia 160 fino a 320
AAndrew72: rilancia 640 fino a 960
castiello2: chiama 640
*** FLOP *** [6s 8h 2s]
AAndrew72: fa check
castiello2: fa check
*** TURN *** [6s 8h 2s] [Qh]
AAndrew72: punta 800
castiello2: chiama 800
*** RIVER *** [6s 8h 2s Qh] [Qs]
AAndrew72: punta 1280
castiello2: rilancia 2520 fino a 3800 ed è all-in
AAndrew72: folda
La puntata non vista (2520) è restituita a castiello2
castiello2 ha raccolto 6080 dal piatto
castiello2: non mostra il punto
*** RIASSUNTO ***
Piatto totale 6080 Rake 0
Board [6s 8h 2s Qh Qs]
Posto 1: AAndrew72 (big blind) ha foldato sul River
Posto 2: castiello2 (bottone) (small blind) ha raccolto (6080)
PokerStars Mano #45067447729: Torneo #2010060061, €90+€10 EUR Hold'em No Limit - Round II, Livello VI (80/160) - 04/06/2010 23:23:55 CET [04/06/2010 17:23:55 ET]
Tavolo '2010060061 134' 2-max Il bottone è al posto 1
Posto 1: AAndrew72 (3000 in chips)
Posto 2: castiello2 (9000 in chips)
AAndrew72: mette lo small blind 80
castiello2: mette il big blind 160
*** CARTE COPERTE ***
Distribuite a AAndrew72 [9h Ad]
AAndrew72: chiama 80
castiello2: rilancia 960 fino a 1120
AAndrew72: rilancia 1880 fino a 3000 ed è all-in
castiello2: chiama 1880
*** FLOP *** [Ah Jd Ts]
*** TURN *** [Ah Jd Ts] [5s]
*** RIVER *** [Ah Jd Ts 5s] [Kc]
*** SHOW DOWN ***
castiello2: mostra [Ac Js] (una doppia coppia, Assi e Jack)
AAndrew72: mostra [9h Ad] (una coppia di Assi)
castiello2 ha raccolto 6000 dal piatto
AAndrew72 ha concluso il torneo al 300° posto
*** RIASSUNTO ***
Piatto totale 6000 Rake 0
Board [Ah Jd Ts 5s Kc]
Posto 1: AAndrew72 (bottone) (small blind) ha mostrato [9h Ad] e ha perso con una coppia di Assi
Posto 2: castiello2 (big blind) ha mostrato [Ac Js] e ha vinto (6000) con una doppia coppia, Assi e Jack
Tornei re-buy, questi sconosciuti
Sconosciuto non tanto perché la maggior parte di noi non abbia mai sentito questo termine, sconosciuto perché sono molto rari in Italia (almeno quelli non satelliti), poco giocati e ahimé, giocati male.
Il torneo re-buy prevede l'acquisto di una seconda posta entro certi limiti di stack, ovvero alla perdita completa dello stesso. Generalmente sono previsti re-buy illimitati o consoni al buy-in totale previsto dalla legislazione vigente e nella maggior parte dei casi prevedono un add-on alla prima pausa del torneo.
Spesso questi tornei vengono programmati quali satelliti per eventi più importanti, in modalità cash o pagando con i vari punti accumulati sulla room. Comunque sia troppo spesso vengono giocati nella peggior maniera possibile dai players italiani.
Molti giocatori tendono a non effettuare alcun rebuy ed abbandonare il tavolo una volta persa la posta iniziale. Altri una volta acquisito uno stack ragguardevole che li lancia verso i primi posti del chipcount non effettua l'add-on durante la pausa. Certo, anche queste sono tattiche, non le migliori però. E' vero che se si è abbatanza bravi e soprattutto fortunati, anche solo con la posta iniziale si va avanti nel torneo e si accumula un buono stack, si lotta per la vittoria in un montepremi generato dai tanti re-buy altrui e diventa un torneo più vantaggioso rispetto ai normali freezeout. Ma nel lungo periodo non è questo il modo migliore per giocare un torneo re-buy che dovrebbe altresì vederci molto aggressivi fin dalla prima mano e pronti a ricaricare nel caso in cui perdessimo l'intera posta.
E' fondamentale scegliere questi tornei in base alle nostre possibilità economiche, in base al nostro bankroll. Se siamo giocatori disciplinati, ad esempio giochiamo tornei multitavolo entro l'1% del nostro bankroll, in un torneo re-buy dovremmo giocare entro lo 0,1% del nostro bankroll, magari qualcosa in meno ma non in più. Infatti un torneo re-buy va affrontato con la consapevolezza che nel lungo periodo abbiamo bisogno, mediamente, di circa 10-15 rebuy per torneo.
Appurata la tattica da seguire per quanto riguarda la gestione delle poste, occorre aggiungere solamente che per giocare tornei re-buy occorre essere molto aggressivi, rischiare qualcosa in più fin dalle prime mani, aprire il range delle nostre hand di partenza (che non devono necessariamente essere dei mostri). Il tutto con disciplina, non rendendo questo gioco una lotteria, ma comunque con la consapevolezza che dovremmo giocarci molti coinflip, dalla prima mano fino alla prima pausa alla quale dovremmo arrivare con uno stack ingente e tra i primi in classifica, sfruttando le lacune di gioco di molti avversari e soprattutto le scelte sbagliate di molti giocatori che hanno paura ad effettuare i re-buy e giocano in maniera sconsideratament tight.