I dati riportati questa mattina da ItaliaPokerClub relativamente all'andamento del mercato dei tornei e del cash game delle room.it non è confortante. Un calo generale, eccezion fatta per il colosso Pokerstars.it, da addebitare in primis all'estate e alle ferie
degli italiani.
Ma è solo colpa del caldo?
Una cosa è certa, ci stiamo avviando verso la saturazione del mercato on line. ogni giorno nasce una nuova poker room che per sopravvivere propone rakeback prossima al 50% !!!
Di questo passo l'offerta supererà la domanda (se già non siamo in questa fase) e si arriverà all'immancabile collasso del poker on line. Molte poker room già sono in via d'estinzione, altre sono ormai un vago ricordo. E con l'entrata sul mercato di altri colossi quali Full Tilt (imminente) o Everest (se ne parla da qualche tempo), le piccole room sono destinate a chiudere i battenti a meno che il mercato non subisca un rapido e concreto sviluppo verso l'estero. Finché il poker italiano sarà relegato dentro le mura dello "stivale", non vedo grandi prospettive di miglioramento e di nuovi spiragli di respiro per le room minori. Senza calcolare che ormai l'ultima generazione di pokeristi italiani, abituati a togliersi i soldi tra connazionali, ha sicuramente una preparazione e un'abilità inferiore a molti giocatori che hanno la possibilità di confrontarsi con un più vasto mercato.
Dunque come ipotizza Luca Barbi nell'articolo citato, l'apertura verso il poker.eu o verso il poker live finalmente libero e legalizzato, potrebbe essere la cura per un poker che non appare del tutto malato, ma saturato e fossilizzato si.
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