La blocking bet è una mossa che può essere utilizzata nel caso in cui siamo i primi a parlare. E’ una puntata relativamente piccola in relazione al piatto, e il suo scopo è quello di impedire al nostro avversario di effettuare una puntata più grossa. Viene fatta se riteniamo non profittevole chiamare una puntata dell’avversario e se siamo quasi certi che non potremo vedere gratis lo showdown.
Spesso la blocking bet è conosciuta e effettuata quando si ha un progetto “Draw” (quattro quinti di scala o di colore): in pratica è una puntata pari all’importo che siamo disposti a pagare per vedere un progetto concretizzarsi.
Si tratta di una puntata strana, che si usa fare fuori posizione per bloccare l’avversario ed indirizzarlo a fare un call: se si riesce nell’intento, si induce l’altro giocatore a fare un errore, in quanto inconsciamente offrirà odds super favorevoli per il progetto.
Oggi però voglio parlare della blocking bet nell’accezione più classica del termine: quando cioè viene utilizzata se pensiamo di avere la mano migliore dopo il river, ma non ne siamo completamente sicuri. La blocking bet è solitamente effettuata contro un solo avversario e con essa vogliamo negare il vantaggio della posizione a chi si trova ancora coivolto con noi nella mano.
Un altro vantaggio di aggiungere la blocking bet all’arsenale dei nostri colpi al tavolo è che siamo noi a fissare il costo della nostra curiosità: il costo del voler sapere se abbiamo veramente la migliore mano.
Voglio farvi un esempio senza considerare le carte. Poniamo di avere un piatto di 1.200 chips ed essendo il piccolo buio essere i primi a parlare contro il grande buio, unico rimasto nella mano oltre a noi. Effettuiamo una puntata di 550 chips.
Possono verificarsi ora diversi situazioni ovviamente.
Il grande buio può chiamare con una mano migliore della nostra: in questo caso avremo risparmiatoalcune chips visto che probabilmente il nostro avversario avrebbe puntato un ammontare tra il piatto e i tre quarti del piatto stesso.
Il grande buio può chiamare con una mano peggiore o uguale alla nostra: avremo evitato di prendere una decisione difficile sulla presumibile puntata del grande buio e seguito una delle teorie fondamentali del buon giocatore di poker, essere aggressivi.
Il nostro avversario potrebbe anche decidere di foldare la sua mano: questo sarà un chiaro segnale che i nostri sospetti fossero corretti e che la nostra sia effettivamente la mano migliore. Il grande buio probabilmente ha in mano un progetto o stava pianificando di vincere il piatto con un bluff al river. L’aver effettuato la nostra blocking bet ha eliminato la possibilità di un suo bluff.
Ultima possibilità è che il grande buio contro-rilanci. Non è il risultato che vorremmo ma sarà un chiaro segnale che siamo battuti. Naturalmente il nostro avversario potrebbe aver effettuato questa mossa senza una mano valida bluffando inopinatamente: non è però una mossa così usuale specialmente nel poker online dei micro livelli. Anche in questo caso avremo dei vantaggi perchè avremo deciso noi, e solamente noi, quanto voler pagare lo scoprire di avere o meno la mano migliore.
Vediamo in conclusione i capisaldi della blocking bet al river.
- Siamo noi a determinare l’ammontare della puntata
- Neghiamo all’avversario il vantaggio della posizione
- Diminuiamo le possibilità di un bluff avversario
- Si trasforma in un’ottima value bet se chiamata dall’altro giocatore
- Ci consente di concludere una mano (a volte complicata) con una semplice decisione
La blocking-bet così giocata crea un elemento di confusione nel tavolo ed è solitamente un buono strumento soprattutto quando il nostro avversario non ci conosce!
di Marco CM9 Canavesi. Fonte: ItaliaPokerClub
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