giovedì 5 maggio 2011

Le Poker room si rifiutano di dichiarare morto il poker on line


"Organizzare un corteo funebre oggi sarebbe prematuro dato che i legislatori federali potrebbero occuparsi immediatamente della questione, così come diversi leader del Congresso potrebbero decidere circa la legalizzazione di forme limitate di gioco d'azzardo online, in particolare il poker su Internet" recita un comunicato del gruppo.
Nel frattempo, gli operatori dei casinò ed i loro fornitori di gioco sfrutteranno questo momento di attesa dando vita ad una gara per la continua evoluzione di tecnologia e prodotti innovativi.
Il 15 aprile scorso, il procuratore di Manhattan ha denunciato i capi di tre dei più grandi siti di poker online per frode bancaria, gioco d'azzardo illegale e riciclaggio di miliardi di dollari.
In tutto, 11 imputati sono stati accusati, tra cui Isai Scheinberg di Pokerstar, Ray Bitar di Full Tilt e Tom Scott di Absolute Poker. PokerStars, Full Tilt, Absolute Poker e UB si sono autoescluse dal mercato statunitense e hanno iniziato ad occuparsi della propria difesa nei confronti delle accuse a loro contestate. E mentre l'Associazione dei Costruttori Attrezzature da gioco afferma che il rinvio a giudizio non può avere un effetto diretto sulla sua attività, questo ha certamente avuto un impatto pesantissimo per i suoi partners dei casinò terrestri.
Anche se ciò non influisce direttamente sui fornitori esistenti in tutto il mondo, è comunque una battuta d'arresto per gli operatori di casinò tradizionali che sono stati molto attivi nella creazione di joint ventures con aziende del poker su Internet.
In riferimento alla interruzione della partnership, decisa reciprocamente, tra Steve Wynn con PokerStars e Fertitta Interactive con Full Tilt, l'associazione dichiara che i casinò si trovano ad affrontare un futuro incerto nel tentativo di abbracciare nuove tecnologie.
"L'impatto diretto che si avrà dopo questi accadimenti rimane incerto", ha detto l'associazione. "Ci troviamo in un momento in cui gli operatori di casinò tradizionali che stanno cercando nuove fonti di reddito ed i produttori di videogiochi a livello mondiale, desiderosi di espandere il proprio raggio nel settore dei giochi in generale ma soprattutto in quello d'azzardo su Internet, sono stati gravemente ostacolati."
Ad ogni modo,è ipotizzabile ed auspicabile che questo caso giudiziario federale possa, in tempi brevi, fare luce e stabilire una regolamentazione certa sul gioco d'azzardo su Internet, in particolare del poker on line.
A cura di Uricc
Fonte: PokerJam

Nessun commento:

Posta un commento