lunedì 16 maggio 2011

Doyle Brunson:”Interrompo il mio contratto con Doylesroom.com”

Non hanno fine le conseguenze a catena scaturite ormai dal “tragico”  Venerdì nero del poker negli Stati Uniti. Un’ altra vittima illustre di quella data è il leggendario Doyle Brunson che, come un fulmine a ciel sereno, annuncia di abbandonare la poker room online che porta il suo stesso nome: DoylesRoom.com.

Il tutto è stato fatto tramite un comunicato rilasciato sul sito gambling911 nel quale Doyle spiega la sua decisione: “A malincuore, ho deciso di interrompere il mio contratto con Doylesroom.com. Mi addolora di lasciare in questo momento. Mi auguro di rientrare nel business del poker online quando il governo degli Stati Uniti emani una legge e che quindi ufficialmente saranno legalizzati i siti del poker online.  Chi gestisce la DoylesRoom ha deciso di continuare a servire i clienti degli Stati Uniti, credono di avere il diritto di commercializzare il nome DoylesRoom e di utilizzare il mio nome per un periodo di tempo. Ho chiesto loro di non farlo più. Buona fortuna-Shuffle up and deal “.
DoylesRoom, dal canto suo, che a gennaio aveva annunciato di lasciare Cake Poker Network e di recente ha aggiornato anche il software, non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulle voci di lasciare Brunson. Il sito però non sembra voler accettare la decisione di Brunson tanto da pubblicizzarsi ancora con: ““Home to Doyle Brunson, The Godfather of Poker.”
Dopo poco il 10 volte braccialetto delle si è presentato al Bellagio per un torneo del circuito WPT con addosso una t-shirt del sito, cadendo quindi in un comportamento ambiguo. Tanto più che quando gli è stato chiesto di commentare la situazione con il sito on-line, Brunson si è rifiutato di rispondere affermando che non aveva nulla da dire. Sulla situazione interviene anche Steve Gross, giocatore pro di poker sponsorizzato anche lui da DoylesRoom.com, confermando la decisione di Brunson e ribadendo: “Lui vuole uscire a causa delle potenziali conseguenze legali”. Ma anche secondo Gross non appena tutto si sarà risolto da punto di vista legale tornerà al sito che porta, non si sa ancora per quanto tempo, il suo stesso nome.

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