I comici/giornalisti/presentatori/opinionisti/showman di oggi dovrebbero imparare dal lavoro serio e responsabile di coloro che hanno qualche anno in più e che operano nel settore televisivo con maggiore responsabilità.
Fare il giornalista o il presentatore di un TG o di un Talk-Show è una missione e la parola “missione” non vuol essere né troppo eclatante né inopportuna. L'operato di chi arriva con un semplice click nelle case e sui monitor di milioni di italiani deve essere il più possibile obbiettivo, imparziale, informativo e non strumentale.
Strumentale. Altra parola, brutta quando viene applicata alla televisione che diviene spesso, sempre più spesso un mezzo esclusivamente strumentalizzato.
Al di là delle trasmissioni televisive puramente di stampo opinionistico come quelle sportive o politiche, il messaggio che dovrebbe arrivare dallo schermo più amato e che nel corso dei decenni abbiamo imparato a conoscere e a non "capire" dovrebbe essere lo specchio del mondo ed il racconto della realtà che non possiamo vivere. Noi ne viviamo una sola di realtà, la nostra vita, la televisione ci racconta quella degli altri in altri luoghi e in altri momenti, del presente, così come del passato e con previsioni per il futuro.
Quando la televisione diviene strumento della distorsione della realtà diviene strumento pericolosissimo messo nelle mani dei burattinai che con i fili della non trasparenza muovono le marionette abbindolandole con fugaci pillole di realtà.
Per una volta il gioco del poker non viene demonizzato ma viene descritto per quello che è, un gioco col quale ci si può divertire, arricchire.
Col poker ci si fa del male e ci si rovina se non lo si affronta nel modo più appropriato. Questo messaggio è stato tralasciato da Filippo Candio ma non starò qui a dire che avrebbe dovuto affrontare il discorso disciplina, autocontrollo, bankroll e poker mindset. Quel che conta veramente è che il poker questa mattina su Rai 2, all’interno della trasmissione condotta da Magalli “I Fatti Vostri” per una volta ne è uscito per quel che è, un gioco d’abilità e pulito.
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