venerdì 7 ottobre 2011

Cash Game, un primo resoconto


Il mio obbiettivo principale nel cash game al momento è quello di battere i livelli dei microlimiti arrivando al distacco dal denaro. Questo in particolare è un obbiettivo fondamentale per chi affronta il cash game in maniera seria e professionale. Non esiste bankroll che tenga in confronto al distacco dal denaro che stiamo investendo. 
Questo concetto tanto ben spiegato in Poker Mindset riesco ad applicarlo bene nei tornei dove investire fino all'1% del mio bankroll non mi pesa. Nel cash è diverso e me ne sono accorto nel periodo in cui il mio BR si era assottigliato fino ai 2.2k ed ho iniziato a giocare il NL25.
Consigliato dagli amici/colleghi e constatato che le mie statistiche erano quelle di un giocatore troppo chiuso che si siede al tavolo con la paura di perdere lo stack, ho deciso di fare un passo indietro scendendo al NL10 (per di più su una room come quella di Pokerstars.it dove il feald, anche ai microlimiti, non è certo dei più facili). Così ho finalmente capito che nel cash game non è tanto importante quanto bankroll hai e come te lo sei costruito, ciò che importa veramente è battere i livelli e per farlo devi avere il distacco dei soldi investiti in quel livello.
Dopo un primo momento di smarrimento ho leggermente aggiustato i miei dati relativi al PFR e il VP e soprattutto alla mia aggressività in 3bet e come si vede nel grafico le cose hanno iniziato ad andar meglio.
Almeno per il momento non so cosa sia il tilt e questo son sicuro che dipenda principalmente dal distacco dai soldi che sto investendo in questo momento.
Tornando al mio obbiettivo primario, quello di scalare i livelli, ho avanti a me tante ore di gioco ma soprattutto di studio, analisi e critiche da chi ne sa più di me di questo giochino. Punto al level up al NL25 di Pokerstars.it o al NL20 di GDpoker. E qui la novità:
Negli ultimi giorni ho mixato qualche decina di mani al NL10 e NL20 di GDpoker e come suggerito da qualche "informatore", a parità di livello il "giochino" appare più facile. Ma è ovviamente prematuro per me trarre conclusioni affrettate non avendo ancora svolto una sessione vera e propria sulla room arancione e avendo all'attivo pochissime mani dalle quali ho comunque tratto un vantaggio economico notevole in confronto al livello giocato abbandonando una sessione quasi sempre con lo stack raddoppiato. 
Ho intenzione nei prossimi giorni di mixare Pokerstars e GDpoker al NL10 per capire se quando arriverà il momento giusto del level up sarà sul NL20 di GDpoker o sul NL25 di Pokerstars. La differenza la faranno la velocità di connessione (problema relativo in quanto al massimo attualmente multitablo 4x), il feald (elemento primario). Bonus e rake, giocando talmente poco non sono un mio obbiettivo e comunque le due room più o meno in questo si equivalgono. Diverso sarebbe andare alla ricerca dei bonus di benvenuto delle varie room iniziando il tam tam dei contratti, del preleva da una parte e versa dall'altra, riscatta il bonus e via così da una room all'altra. Mi ha sempre invogliato andarmi a prendere i bonus di qua e di la ed ora con l'arrivo del cash sarebbe anche più semplice raggiungere l'obbiettivo di sbloccare i vari bonus diversamente da quando giocavo sit o MTT.
Però son frenato perché lo vedo come una perdita di tempo che non giustifica l'incremento del bankroll dovuto ai bonus. Forse rimanere concentrati su due room e il loro feald per il momento è la cosa giusta da fare per poi salire di livello ed arrivare alla scelta di una unica room.

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